LOFT
LOFT. UNO SPAZIO RITROVATO
L’obbiettivo da raggiungere in sinergia con il proprietario, era quello di trasformare rendendo abitabile una superficIe destinata ad uso autorimessa, con altezze non elevate e buona parte della superficIe interna semi-interrata, che non permetteva l’apertura di nuove finestre. Il primo problema l’ampia superficIe che con una altezza inferiore a 270 centimetri ne rendeva l’impatto opprimente, a questo proposito si pensò di rendere tutto estremamente riflettente e di portare tutti i servizi ravvicinati in un’area ben localizzata. La richiesta di una sauna e bagno turco, ci portò a giocare su questi elementi, rendendoli quasi delle lampade nel momento in cui non fossero stati utilizzati, tutto questo generò il gioco delle luci, del voler cambiare atmosfera in tutto l’ambiente, a seconda delle diverse esigenze e dei momenti della giornata, un sistema di luci sia puntuali che a fascio , che potessero disegnare e dilatare visivamente le superfici. I materiali che si scelsero, avevano l’obiettivo di riflettere e di rendere lo spazio visivamente dilatato, vetri retro verniciati, superfici verniciate ad effetto specchio, pannelli scorrevoli, chiusure in cristallo su profilo metallico che potessero trasformarsi in lampade a parete, che risolvessero il problema della zona seminterrato, l’utilizzo di materiali altamente performanti per l’insonorizzazione sia delle pareti esterne, dei soffitti e dei pavimenti, pensati con un riscaldamento a pavimento, in modo da avere tutte le superfici verticali libere. Sia la cucina come tutti gli arredi dovevano diventare parte integrante dello spazio, sempre per poter essere parte di questa dilatazione luminosa.